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Un figlio resta

Un figlio resta quando si perde.
Un figlio resta quando si vive un aborto.
Un figlio resta ed esiste anche quando solo lo si desidera mentalmente.
Un figlio resta ed esiste anche quando non si riesce ad averlo.

Lutto perinatale, aborto spontaneo, interruzione terapeutica di gravidanza, morte in utero

Tutte queste ipotesi sono molto meno rare di quello che solitamente si immagina.
Lo stato emotivo che si scatena quasi nell’immediato è quello della solitudine accompagnato da un grande silenzio e un senso di vuoto. Un attimo prima si è incinte, un attimo dopo non lo si è più.
Oltre alla solitudine ci si trova spesso anche in uno stato di totale spaesamento: incredulità e sgomento sono sicuramente le emozioni dei primi secondi.
Subito dopo si è invasi da un dolore enorme e devastante. Dolore fisico e psicologico.
La rabbia può farsi strada in mezzo alla sofferenza e ci si trova a dover fare i conti con la propria frustrazione, paura, impotenza.
E dopo tutte queste emozioni si incontrano i giudizi e i commenti esterni della società.
Una società che spesso nega il dolore creando un trauma ancora più grande. Di frequente le coppie si sentono dire frasi del tipo: “poteva andare peggio”, “andrà meglio la prossima volta”, “non ci pensate”.
La cosa che spesso non si considera è che in tutti questi casi TUO FIGLIO RESTA. Non sparisce, non si cancella, non si dimentica. Tuo figlio continua ad esistere dentro di te, dentro il tuo cuore, dentro i tuoi pensieri, dentro la tua vita.

Desiderare un figlio

Un figlio resta ed esiste anche quando fisicamente non è ancora presente.
Inizia ad esistere nel momento in cui i suoi genitori iniziano ad immaginarlo e a sognarlo.
L’assenza della maternità per qualunque causa non cancella quel desiderio e quell’esistenza. Se una donna desidera la maternità, non è solo l’impossibilità che fa sparire quel sentimento.
Le emozioni  restano dentro di te, i sogni restano dentro di te, la fantasia di un figlio resta dentro di te.

Prenditi cura di te

In tutti questi casi è importante ricordare e validare il pensiero che quel che si ama non si può cancellare. Pretendere di dimenticare è impossibile. Pretendere di eliminare un desiderio o un figlio è impossibile. Pretendere di fare finta di niente è impossibile. Pretendere di negare la sofferenza è impossibile.
Quello che puoi fare è prenderti cura di tutto questo: riconoscerlo, ascoltarlo, accoglierlo, capirlo. Prenderti cura della tua sofferenza e della tua mancanza (e del tuo vuoto) è sempre il passo giusto per poter costruire qualcosa di nuovo attorno al silenzio.
Non è una questione di tempo, le cose non verranno dimenticate, la sofferenza non andrà via, il ricordo di un figlio non deve passare. Quello che si può fare è trasformare il dolore attraversando emozioni e vissuti.

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