Cosa cambia vivere una gravidanza dopo anni di ricerche, di tentativi e di infertilità?
Cosa cambia vivere una gravidanza dopo aver subito un lutto perinatale o un aborto spontaneo?
Come si affrontano le emozioni di quelle che vengono chiamate le gravidanza arcobaleno?
Ogni donna che desidera diventare madre sogna il momento del test positivo. Un momento felice che sa che ricorderà per sempre. Quando questo momento avviene dopo anni di infertilità, dopo tentativi di pma o dopo un precedente lutto perinatale le emozioni sono però molto differenti.
“Che paura, che ansia”
Mentre normalmente una donna che scopre la propria gravidanza urlerebbe dalla gioia: “che emozione!”, una donna dopo l’infertilità o dopo uno o più aborti si trova a pensare: “ho paura”.
Spesso la gioia e la felicità vengono in pochi istanti sommerse dalle emozioni di preoccupazione, ansia e paura.
Paura che le cose possano andare male. Timore di affrontare i passi successivi. Ansia di non riuscire ad affrontare tutto con la giusta serenità e stabilità. Preoccupazione del futuro.
“E se lo dico a qualcuno e poi succede qualcosa?”
Altro elemento di differenza riguarda la comunicazione della gravidanza al mondo esterno.
Mentre normalmente si è felici ed entusiasti di poter annunciare a tutti la notizia, chi vive una gravidanza dopo anni di infertilità o dopo una perdita si trova a pensare di non dirlo a nessuno fino a quando non si ha una ragionevole certezza che le cose stiano procedendo bene.
Il timore è quello di coinvolgere gli altri in qualcosa che poi potrebbe non andare per il verso giusto. La paura è quello di dover annunciare notizie negative a seguito della prima notizia positiva.
Andare sempre a controllare di non avere perdite
Mentre normalmente le donne in gravidanza possono avere il piacere di andare a guardarsi allo specchio per notare i cambiamenti del proprio corpo e della propria pancia, in altri casi il dubbio è quello invece di andare a controllare in bagno di non avere perdite di sangue (che potrebbero indicare che qualcosa non sta andando bene).
Non riuscire a comprare nulla perché non si sa mai
Fare acquisti per la propria gravidanza o per il nascituro è un momento felice e di svago per i futuri genitori. Dopo il trauma dell’infertilità o dell’aborto però, anche questo passaggio assume significati differenti. Il timore è quello di comprare cose e poi ritrovarsele nel vuoto se le cose non dovessero andare bene. Per questo motivo spesso le coppie tendono ad aspettare fino all’ultimo momento.
Continuare ad immaginare a come le cose potrebbero andare storte
Altra parte fondamentale dei 9 mesi di gestazione è la parte di fantasia e immaginazione. Quando non vi è alcun trauma le fantasie sono orientate ad immaginare la vita con il proprio bambino. Quando si è rimasti segnati dal dolore le fantasie sono invece purtroppo orientate al tentativo di anticipare possibili scenari negativi o catastrofici. Spesso questo passaggio viene accompagnato dalla ricerca online di storie che potrebbero essere simili cercando di anticipare o prevedere ogni possibilità di intoppo nel percorso gravidanza.
Non sei sola
Se oggi stai leggendo queste righe vorrei ricordarti che non sei strana, sbagliata o esagerata. Sei solo estremamente spaventata ed essere spaventata non è una colpa!
Cerca di nutrire la tua mente in questo periodo anche con altro. Prova a limitare il tempo che passi leggendo o ascoltando cose inerenti la maternità (decidi tu un tempo limite per ogni giorno). Ricordati che è davvero importante poter ogni tanto alleggerire la mente anche con cose più leggere e superficiali.