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Il ruolo della cronicità nelle patologie ginecologiche

In diverse patologie ginecologiche, la cronicità è un sintomo e un elemento cruciale che tocca la vita delle donne che ne sono affette.
L’aggettivo cronico indica una condizione a lento decorso con scarsa tendenza al raggiungimento della guarigione. Le persone affette da una patologia cronica hanno come obiettivo la creazione di un nuovo adattamento di vita che includa la presenza della malattia e dei suoi sintomi.
Quando parliamo di sintomi cronici non significa che questi debbano essere presenti sempre nello stesso modo e alla stessa intensità 24 ore su 24, ma significa che sono un accompagnamento costante e quotidiano. Potranno esserci periodi migliori e periodi peggiori ma la sintomatologia resterà, più o meno, sempre presente.
Le terapie che vengono utilizzate per le patologie croniche possono portare miglioramenti (a volte anche significativi) ma senza risolvere definitivamente il problema.

Impatto psicologico e sociale

La cronicità ha un impatto notevole nella vita delle donne che si trovano ad affrontarla e nella vita delle loro famiglie. In particolare comporta cambiamenti quotidiani ed incide in modo negativo sulla percezione di benessere personale.
Fattori cruciali risultano essere la perdita del lavoro, la perdita del proprio ruolo sociale e familiare e la perdita di controllo sul proprio corpo.
La perdita del lavoro a causa della malattia induce a sentirsi ancora più malate e ancora più dipendenti dagli altri per quanto riguarda gli aspetti di gestione economica. Anche dover cambiare lavoro, magari adattandosi ad una mansione considerata meno faticosa, tende a far sentire le donne come poco realizzate professionalmente e ad abbassare la soddisfazione rispetto alla qualità della propria vita.
La perdita o il cambiamento del proprio ruolo sociale e familiare incide sullo stato psicologico, questo aumenta lo stato di dipendenza dagli altri accompagnato dalla sensazione di essere un peso fastidioso in quanto, soprattutto nei casi più importanti, anche la vita di familiari e congiunti tende a cambiare per adattarsi alle necessità della persona malata.
Infine la sensazione, reale o percepita, di non avere più alcuna possibilità di gestione dei sintomi e della malattia, conduce a perdere il controllo del proprio corpo. Questo porta a considerarsi come oggetto di cura e non come un soggetto attivo nel processo di terapia.
Un’attenzione particolare va posta sull’incidenza che la cronicità di una malattia ha sull’identità della persona che ne è affetta.
Nella cronicità la sfida è quella di ridisegnare una propria identità che possa integrare la presenza della malattia al suo interno.

Non sei sola

Ci sono momenti in cui pensi o hai pensato che nulla avesse più valore e che la malattia avesse completamente preso il sopravvento su di te e sulla tua vita. Lo so! Questi pensieri per quanto brutti e fastidiosi sono normali. La cronicità non è qualcosa di semplice da affrontare in solitudine con te stessa. Purtroppo non posso garantirti che tutto passerà, non posso prometterti che tornerai quella di prima, questo non è possibile. Quello che possiamo fare insieme, un po’ alla volta, è cercare di capire come la tua patologia possa essere inserita all’interno della tua vita. Fare in modo che tu possa ottenere il massimo risultato con le condizioni che hai e che ti appartengono.
Magari non sarà la vita perfetta, ma sicuramente potrà essere la vita migliore per te!

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