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7 cose che non si vedono dietro ad una patologia cronica

Chi vive una malattia cronica si trova una vita cambiata e modificata sotto molteplici aspetti. Dalle cose più importanti a quelle più piccole e invisibili.
Riuscire a dare voce anche alle piccole difficoltà e alle più minuscole emozioni può essere un lavoro importante di riconoscimento, accoglienza e accettazione.

Vediamo insieme 7 cose che si vivono con una patologia cronica ma che non sempre si vedono o che non sempre vengono espresse. Chiaramente questa è una selezione, ovviamente di cose invisibili ne esistono altre all’interno della vita di ogni singola persona.

I momenti di riposo forzati

La sofferenza e i sintomi cronici portano ad uno stato di stanchezza e di affaticamento costanti. Le energie devono essere distribuite all’interno di tutte le attività della giornata e non sempre è facile un corretto dosaggio. Molto spesso ci si rende conto di avere bisogno di maggior riposo e che anche semplici attività richiedono un numero di energie più elevato a cui deve conseguire un necessario momento di riposo.

I continui piani e programmi in anticipo per fare anche semplici cose

Chi soffre di una patologia cronica ha bisogno di organizzarsi. Ha bisogno di sapere cosa deve fare pe poter pianificare le sue azioni. La cosa più difficile psicologicamente diventa però il fatto che spesso anche questi piani non riescono ad essere rispettati a causa di dolori e sintomi improvvisi.

Il senso di colpa quando si deve posticipare qualcosa

Quando si è costretti a cambiare programmi anche all’ultimo momento, i sensi di colpa sono sempre dietro l’angolo. Il dispiacere per non riuscire a rispettare i piani organizzati è sempre molto intenso. La colpa può essere rivolta si verso se stessi che verso gli altri quando ci si rende conto che il cambiamento di organizzazione influenza anche la vita di chi ci circonda.

L’ansia e la preoccupazione rivolta al proprio futuro

Non sapere come andranno le giornate futuro e gli anni futuri causa certamente una grande dose di ansia, di preoccupazione e di paura. Emozioni rivolte al proprio stato di salute e al cambiamento di sintomi, dolori e di eventuali terapie. Non sapere come potrà essere la propria vita in futuro porta ad uno stato di smarrimento importante e non indifferente.

La paura che duri per sempre

Sebbene il termine cronico dia “per scontato” che la patologia sia per sempre, tante volte quando i sintomi sono al loro apice, le persone che ne soffrono vengono invase da un forte senso di paura relativo proprio a questo “per sempre”. Importante in questi casi diventa ricordare che cronico non significa per forza sempre uguale ma significa che i sintomi possono avere momenti di picco ma anche momenti di minor intensità.

Le battaglie per fare visite ed esami

Le visite, i test, le analisi e gli esami sono molto frequenti. Doversi organizzare e pianificare i momenti medici può diventare un vero e proprio lavoro impegnativo. Un lavoro che sicuramente non è divertente e non è piacevole. Ci si scontra con invio di mail, con centralini e telefonate e spesso si usa una grande quantità di tempo e di energie per arrivare a fissare e a svolgere i propri appuntamenti.

La ricerca di risposte sensate quando qualcuno ti chiede “come stai?”

Quando la sofferenza è cronica, trovare una risposta alla domanda “come stai?” diventa complicato e imbarazzante. Da un lato si vorrebbe dire la verità, dall’altro si ha sempre il timore di annoiare e di diventare pesanti. Non sempre è facile trovare la giusta risposta e il giusto compromesso tra quello che si sente dentro e quello che si vuole far percepire esternamente.

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