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Sindrome dell’ovaio policistico
La PCOS è uno dei più comuni disordini ormonali femminili. Con i suoi sintomi porta la donna a sentirsi ospite in un corpo che cambia, sbagliato, diverso. La sensazione è quella essere in balia degli ormoni.
Definizione e sintomi
- Ovulazione irregolare o assenza di ovulazione che conduce a cicli irregolari o amenorrea
- Eccessiva produzione di ormoni maschili androgeni
- Presenza di cisti sulle ovaie
- Irsutismo
- Aumento del peso o difficoltà nel controllo del peso
- Perdita di capelli
- Acne
- Pelle grassa
- Dolore alle ovaie
- Sanguinamenti vaginali
- Infertilità o difficoltà nel raggiungere una gravidanza
Conseguenze psicologiche
- Presenza di sbalzi di umore: ansia, nervosismo, irascibilità, stati depressivi
- Aumento dei livelli di stress
- Insoddisfazione sessuale
- Problematiche connesse all’immagine del proprio corpo
- Difficoltà relazionali
- Abbassamento dell’autostima
- Rischio di disturbi alimentari
- Ridefinizione dell’idea di maternità
Gli sbalzi d’umore sono certamente dovuti da un lato agli squilibri ormonali, dall’altro dalla stanchezza di doversi costantemente preoccupare della propria salute.
L’immagine del proprio corpo è una tematica centrale rispetto alle sfide psicologiche connesse alla PCOS. Vedere un corpo che cambia nel suo peso e nella salute di pelle e capelli non aiuta la mente a guardarsi con piacere e con soddisfazione. Spesso si vivono momenti di frustrazione e di impotenza nel vedere che falliscono tutti i tentativi di mantenere un peso adeguato. Il rischio nei casi più gravi è cadere in disturbi dell’alimentazione importanti.
A tutto questo si associano le difficoltà nel dare giustificazioni e spiegazioni al mondo esterno e le problematiche emotive che si scatenano quando si desidera la maternità ma la malattia ostacola il raggiungimento dell’obiettivo.La voce delle donne
“Detesto il mio corpo, detesto la mia pancia”, “Nessuno mi capisce”, “Sono stanca di dare spiegazioni”, “Mi faccio schifo”, “Mi sento impotente”, “Ho perso il controllo del mio corpo”.
Questi pensieri nascono da vissuti emotivi di incomprensione, di stanchezza, di paura e di inadeguatezza. Trovarsi un corpo su cui si fatica a mantenere una certa dose di controllo è difficilissimo anche dal punto di vista mentale. Ci si sente ospiti di un corpo che non si sente come proprio, che non si riconosce e che quindi si arriva ad odiare.
Non sei sola
Un percorso psicologico insieme può aiutarti a farti ritrovare la gestione delle tue emozioni in relazione ai vissuti corporei. Avrai uno spazio a tua disposizione per sentirti ascoltata e compresa da qualcuno che conosce la sindrome e le difficoltà che stai attraversando, senza vergogna e senza giudizio. Potremo lavorare un passo alla volta sui tuoi stati d’animo e sulla fiducia in te stessa e nella tua autostima. Per tornare ad essere amica e non ospite del tuo corpo.
Ricorda: puoi mantenere un controllo sulla tua mente, tu non sei la tua sindrome!
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