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6 verità sulla stanchezza cronica

La stanchezza cronica, non è una stanchezza standard. Non è una stanchezza che passa con un riposino o con una bella notte di sonno.
La stanchezza cronica è uno stato fisico e mentale spesso conseguente a stati di malattia o dolore cronico.
Chi vive la stanchezza cronica trova molte difficoltà nello spiegare quello che prova all’esterno perché è difficile fare comprendere agli altri che non si è svogliati o pigri ma che si sta cercando di farcela con ogni minima forza.

Vediamo insieme 6 punti che chi vive la stanchezza cronica si trova ad affrontare.

5 minuti di riposo non bastano

Ci si rende subito conto che la classica pausa di 5 minuti non è minimamente sufficiente per recuperare forze o energie. Per chi affronta uno stato di stanchezza cronica 5 minuti sono NIENTE. Ci si trova costantemente a dover organizzare e progettare pause molto più lunghe tra un’attività e l’altra nella speranza di recuperare anche solo pochissime energie.

La paura di non riuscire a ripartire

Il grande timore riguarda proprio la paura di non riuscire mai più a riprendersi dallo stato di intensa stanchezza e di non poter più ripartire con le attività quotidiane.
È una paura che urla forte e che spesso si manifesta con emozioni di ansia e preoccupazione verso il proprio futuro e verso il proprio stato di salute.

Riposo del corpo ma anche della mente

La stanchezza cronica non si limita ad una stanchezza dei muscoli o del corpo ma è anche e soprattutto una stanchezza di tipo mentale. Molto difficile da descrivere cosa si provi rispetto ad uno stato di stanchezza mentale perché può variare da persona a persona. In generale la stanchezza della mente può manifestarsi come difficoltà di concentrazione, mancanza di memoria, elevata sensibilità emotiva agli stimoli esterni, difficoltà di dirigere la propria attenzione, nebbia mentale.

La frustrazione di non riuscire più a fare le cose di prima

Affrontare la stanchezza significa quasi da subito rendersi conto di non essere più le persone di prima. Prima del dolore, prima del cambiamento. Ci si accorge che attività che in passato si facevano senza alcuna difficoltà adesso sono diventate estremamente pesanti. Tutto questo genera un forte senso di frustrazione e di impotenza nel vedersi “incapaci” rispetto al proprio passato o ai propri desideri.

Le energie non sono mai sufficienti

Elemento caratteristico della stanchezza cronica è la percezione di essere PERENNEMENTE senza la giusta quantità di energie e di forze. Molte volte anche azioni considerate minuscole diventano enormi e impegnative.

La stanchezza impedisce il riposo

Al contrario di quello che si potrebbe pensare, moltissime volte nonostante lo stato di profonda stanchezza si fatica a dormire o a riposare. La stanchezza diventa talmente pesante da impedire paradossalmente la riuscita di un buon sonno.
Questo anche se messo all’ultimo posto di questo elenco è sicuramente un punto centrale e importantissimo perché genera un particolare circolo vizioso tale per cui più si è stanchi e meno si riesce a riposare, meno si riesce a riposare e più aumenta la stanchezza.

Cosa fare?

Dosare, dosare, dosare. Non c’è altra alternativa se non quella di rispettare corpo e mente.
Si cerca in un primo momento di osservarsi e conoscersi anche in relazione alla propria stanchezza per poi capire come distribuire le proprie energie durante il corso della giornata, della settimana, della vita.

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