Quando una coppia si trova a dover affrontare un percorso di procreazione medicalmente assistita spesso uno dei vissuti con cui deve scontrarsi è il vissuto del fallimento in diverse forme.
Il senso di fallimento si ripercuote non solo rispetto alle procedure ma anche rispetto alla propria persona e alla vita quotidiana.
1 Il fallimento del “naturale”
Il primo vissuto di fallimento è relativo all’aspettativa del concepimeno naturale.
Psicologicamente ci si può sentire come incapaci nel non essere riusciti da soli a portare a termine qualcosa che dovrebbe avvenire senza alcuna difficoltà.
Accettare le procedure di pma come una forma di sostegno, supporto e aiuto diventa fondamentale per non sentirsi guasti, sbagliati o appunto falliti.
Accogliere l’aiuto della pma è intelligente e assolutamente necessario per procedere verso la realizzazione dei propri obiettivi e desideri.
2 Il fallimento nell’interruzione della procedura
Può capitare nel mezzo di un percorso di pma di dover per qualche ragione (spesso medica) interrompere le procedure avviate per poter effettuare dei cambi di terapia o per valutare diverse soluzioni.
In questo caso la sensazione è di un fallimento del corpo vissuto come “incapace” di rispondere correttamente alle terapia, ai farmaci o ai vari step del percorso.
3 Il fallimento del risultato
Troviamo poi il vissuto fallimentare più comune e più importante: il fallimento del risultato finale.
Spesso questo momento è anche il più temuto dalle coppie. Il momento in cui confrontarsi inevitabilmente con il termine del percorso.
Questo si traduce in paura del test di gravidanza o paura del momento delle beta.
Emozioni connesse al fallimento
La prima emozione che può essere vissuta è sicuramente quella della rabbia. Per provare a gestire o a trasformare la rabbia si può cercare di tradurla in movimento di azione cercando di incanalarla programmando i passi o le soluzioni successive.
Altra emozione collegata al fallimento è il senso di delusione. Per gestire la delusione potrebbe essere utile cercare di limitare o non prolungare il monologo interiore che spesso accade dentro di noi del tipo: “non valgo niente”, “ho sbagliato tutto”, “non sarò mai felice”.
Infine troviamo l’emozione della tristezza spesso associata ad un grande senso di stanchezza. Con questa emozione può essere di aiuto fare qualcosa che stimoli il movimento e il sorriso, per esempio concedersi piccole trasgressioni o fare qualcosa di nuovo.
Piccoli consigli generici
- Sfoga quello che senti e quello che provi senza vergogna (non ci sono emozioni giuste o sbagliate)
- Ricordati chi sei oltre alla pma e alla ricerca di gravidanza
- Non pretendere di cancellare le emozioni, è impossibile!
- Ricordati che le emozioni sono momentanee e cambiano con il tempo
- Circondati di cose che ti fanno stare bene
Sul finale vorrei ricordarti che anche se ogni tanto ti puoi sentire un fallimento, tu non sei un fallimento! C’è una grande differenza tra sentire ed essere.