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Lutto perinatale

Una mamma e un papà diventano tali nel momento in cui decidono di volere un bambino ed iniziano ad immaginarlo. Si resta genitori indipendentemente dall’esito del percorso. L’importanza di una persona nella nostra vita non si misura con il tempo ma con le emozioni che ci ha lasciato!

Cosa accade

Si parla di lutto perinatale quando la coppia vive la perdita di un figlio durante la gravidanza o nelle prime settimane dopo la nascita.

Purtroppo è un’ipotesi di cui si parla poco ma è meno rara di quanto si possa pensare. Il parlarne poco è dettato da una tendenza a non voler spaventare le coppie su possibili eventualità negative della gravidanza. Questo se da un lato protegge la maggioranza che avrà una gravidanza serena e tranquilla, dall’altro porta allo scatenarsi di reazioni ancora più violente nelle coppie che invece si trovano ad affrontare questa situazione. Lo stato di solitudine che si manifesta quasi nell’immediato è amplificato anche dal non averne mai sentito parlare o dal non esserne mai stati informati.

Significati psicologici

Tantissimi sono gli aspetti psicologici implicati nel lutto perinatale. Primo tra tutti il senso di totale spaesamento quando ci si trova a vivere questa situazione: incredulità e sgomento sono sicuramente le emozioni dei primi secondi. Subito dopo troviamo l’invasione di un dolore enorme e devastante anche a livello fisico.

Queste emozioni si impadroniscono completamente della vita della coppia creando, in alcuni casi, difficoltà relazionali. Questo avviene soprattutto quando i partner si rendono conto di affrontare il lutto in maniera differente. Sebbene sia una cosa del tutto normale e giusta quella di avere reazioni diverse, spesso si prova rabbia nei confronti dell’altro nell’osservare modalità di risposta opposte alla propria.

A questo si aggiunge il confronto con la società. Una società che spesso nega il dolore creando un trauma ancora più grande. Di frequente le coppie si sentono dire frasi del tipo: “ci riproverete”, “andrà meglio la prossima volta”, “avrete altre possibilità”.Questi pensieri provenienti dall’esterno contribuiscono ad aumentare il senso di sconforto, di solitudine e di incomprensione, come se un altro figlio risolvesse il problema. Un figlio successivo non scaccia via il figlio precedente.

Infine l’esperienza del lutto perinatale viene vissuto come un vero e proprio spartiacque, come un momento che separa il prima dal dopo. Perché dopo la coppia è diversa, la vita è diversa, i pensieri sono diversi.

La voce delle coppie

“Entri in una gabbia di solitudine”, “Non posso farmene una ragione”, “È impossibile dimenticare”, “Sono soffocata dal dolore”, “Tutti mi dicono che devo andare avanti, ma io non riesco ad andare avanti”, “È come sentirsi schiacciare per terra”.

Non è una questione di tempo, le cose non verranno dimenticate, la sofferenza non andrà via, il ricordo di un figlio non deve passare. Quello che si può fare è trasformare il dolore attraversando emozioni e vissuti.

Non siete soli

La prima cosa che dobbiamo stabilire insieme è che resterete sempre genitori di questi bambini, l’amore resta! Quello che potremo fare, un passo alla volta, è definire il vostro lutto, incasellarlo, elaborarlo, farlo diventare vostro. Il nostro obiettivo sarà attraversare quello che vi è capitato, non cercare di dimenticarlo. Dobbiamo dare voce e forma al vostro bimbo e a voi stessi, riuscire a riconoscere che restate genitori, soltanto di un’esperienza diversa.

Ricordate: non aspettate a chiedere aiuto, non aspettate che il dolore passi da solo, non lasciate che il vuoto che provate dentro diventi una voragine!

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